Non ho mai amato il Natale. L’ipocrisia delle feste e riunioni in famiglia dove con una mano si dona e con l’altra le corna.
Non ho mai amato il Natale. Le case affollate di gente da sempre assente. Il rimpianto di un passato mai stato presente.
I giochi attorno al tavolo dove si bara la famiglia per evitare imprevisti e probabilità.
Ho amato il Natale dei bimbi che fingono di credere alle favole per far felici gli adulti. Il silenzio incantato di fronte all’albero mentre sperimentano il battito del loro cuore.
Il silenzio della notte di Giuseppe e Maria, inventarsi una grotta per la magia della vita, cacciati da locande troppo affollate dove si festeggia l’evento prim’ancora del compiersi.
Ho sempre amato il Natale, travolgermi nel suo rito falso e bugiardo, magico e caldo.